Come gatta davanti al camino

“Ti adoro quando graffi così” commenta Mario in uno dei miei post Facebook e non è l’unico a cui la mia parola scritta piace anche quando dall’essere poetica diventa cecchina, chirurgica, acuta, mai feroce eppure da fare male a chi può ingannare molti ma non tutti…

E poi ironia e sarcasmo, come pennellate su una società che guardo con occhi drammaticamente fanciulli, per scoprire che più gente di quanta pensiamo non rischia la deriva, ma vi naviga già…
Corona perde un dente in diretta tv: come ogni zombie che si rispetti perde pezzi…
“Sei fantastica con il tuo sarcasmo sempre dritto al cuore!” commenta allora Guido, divertito, coccolato, contento di navigare insieme a me questo oceano virtuale da più di un anno ormai e sentire che una fiammella di speranza nell’anima affranta si rincuora, si acquieta, si lega all’eleganza.

La gatta resta davanti al camino, si scalda, sonnecchia, poi ti guarda, ti fa un miagolio, si stiracchia…pensa, ascolta e poi scrive una poesia…


“Pureza”


Cammina per strade sporche,
luoghi ostili,
attraversa l’impensabile…
Visita case che non possono essere chiamate
tali
e ascolta la sofferenza di chi le abita.

Schiaccerai ogni serpente,
ogni serpente che abita nei cuori di costoro
si rivolterà al tuo passaggio
ma la loro lingua biforcuta
non ti colpirà
e ogni parola detta per farti male
tornerà contro di loro
come lama senza perdono.


da Camera singola con letto alla francese.