Quello che di bello vivi in modo inaspettato è senza dubbio un regalo che ricevi dalla vita e di cui fare tesoro. Ci sono voluti 38 anni perché accedesse, ma è accaduto come ricevere una sorpresa: ho cantato a squarciagola con Cristina D’Avena le canzoni che hanno accompagnato la mia infanzia, io che bambina – tutto sommato – non ho mai smesso di essere…
Fin da piccola ho perfezionato la mia attitudine al canto imitando lei, i suoi giochi di tonalità, al punto che cantavo la sigla del cartone animato sovrapponendomi quasi perfettamente alla sua voce e ancora oggi un po’ riesco! Ricordo la mia gioia di quel .Natale in cui i miei genitori comprarono LP Fivelandia 4 e l’album di figurine quasi completato di Kiss me Licia (sono nata romantica!!!) 😊🙃😊🙃😊
L’emozione è stata tanta in questa caotica serata dell’Epifania, ma perché il regalo l’ha avuto la Danielina che vive in me: c’è differenza tra il restare infantili e avere l’anima di bambino. Io credo di essere della seconda specie.
I fans di Cristina D’Avena sono un pubblico di ogni età, ma i 30enni credo siano quelli più segnati perché erano bambini in un periodo in cui i cartoni animati e le stesse sigle stavano cambiando, al passo veloce con la società e credo che questi siano stati i bambini che hanno avuto più difficoltà a crescere, restando così in un limbo…
Come dire: Mi è sembrato un pubblico di immaturi oppure semplicemente degli isterici.
Da Mila e Shiro a Kiss me Licia e Magica Emy Cristina D’Avena ha confermato la sua dolcezza e sensibilità, per nulla mai volgare anche quando i cori provenienti dal pubblico maschile di trentenni frustrati urlavano “dalla a me Cristina …”
Una ragazza di 23 anni mi dice chs segue Cristina da quando aveva soli 3 anni, va a tutti i suoi concerti e le mancava l’aria per l’ansia perché questa volta non era riuscita a posizionarsi sotto il palco. Mi mostra le foto scattate insieme alla mitica cantante a fine dei suoi precedenti concerti.
Tutti sono al cellulare per messaggiare qualcuno e far sapere che sono al concerto in attesa che Cristina D’Avena scenda dalle scale e sempre la ragazza superfan mi indica in lontananza la sorella di Cristina, segno che l’artista è arrivata e il concerto sta per iniziare.
A rendere più vivace l’esibizione lo show della band demenziale bolognese Gem Boy, ma faccio un solo appunto in proposito: le allusioni al sadomaso le considero inappropriate perché non per un pubblico di soli adulti seppur ai bambini presenti possano apparire quali stupide gag. Cristina anche in questa occasione conferma la sua purezza artistica su cui sa che ci si gioca e lascia fare senza aggiungere malizia.
E’ quando ascolti canzoni che scaldano il pubblico e di cui tu neppure conosci l’esistenza che percepisci il tempo trascorso dalla tua infanzia e per un attimo ripensi a quel panino con la Nutella che mangiavi mentre alle 4 del pomeriggio aspettavi l’inizio di Bim Bum Bam per poi dopo scendere giù in cortile a giocare.
È TEMPO DUNQUE DI TORNARE A SOGNARE, DI ANDARE AL VILLAGGIO DEI PUFFI E DA LÌ PER ORA MANDARVI I MIEI SALUTI 🏠❤ Grazie Cri’ 😘