Come è vero che per un punto passano infinite rette, così l’Amore possiede infinite sfaccettature.
Chissà da quale parte si apre il cassetto, tu pensi che c’è solo un modo e invece scopri che ha un doppio fondo e c’è ancora altro da trovare, così è l’amore… segreti, delicatezze riservate a chi ti legge l’anima, ma non ha voluto il cuore. Qualcosa di importante sarà eterno, come la città del vostro primo bacio.La cosa a cui ripenso spesso è che ogni volta che mi lascio andare scivolo.
Tu riderai, ma è così … Ho così tanti lividi da fare invidia a una mappa satellitare, poi, per fortuna, sbiadiscono… Che voglio dire? Che non bisogna mai fermarsi e nemmeno permettere a chi vuol fermarti di vedere che abbandoni la gara.Se ricordo il tuo profilo? Sì, ricordo tutto, pure il mare nei tuoi occhi, pure il ghiaccio dell’Antartide – dicono si stia sciogliendo…il ghiaccio intendo!
I capelli li ho tagliati corti, ma stanno crescendo e forse per l’estate tornerò ad averli lunghi… Non li tagliavo così corti da quando ero bambina e la mamma mi obbligava e io piangevo poi a 10 anni le dissi “questa è l’ultima volta!”. Dovresti vedermi: sembro una donna adulta _ops!_ma forse lo sono!?
Mentre scrivo succede che mi fermo e mi guardo nel riflesso che di me da il vetro della finestra: quante Me ho conosciuto, ho ammirato, ho visto piangere, arrabbiarsi. Tu mi vedevi o mi guardavi solo?
Ci è voluto tempo, ma il mio piccolo regno l’ho messo apposto.
I segreti nel mio cassetto li conosci solo tu e se ti chiederanno “la conosci?” tu risponderai “ne conosco tante, ma ne ho amata solo una”Il vento qualche volta mi porta in giro come un granello di senape e qualche volta mi fa riposare sulla terra soffice e arata, calda o bagnata altre volte mi rialza e mi posa sulla fredda roccia.
Non oppongo resistenza e intanto scrivo… la mia esistenza.
Daniela Schiarini
Autore: Daniela Schiarini
L’Irregolare
Se la follia di questo mondo è diventata “amare”
allora mettetemi tra i pazzi di questo tempo
perché ho così tante volte amato
che nessun disprezzo mi ha mai diviso dall’amare.
Daniela Schiarini
E’ il tempo dell’inverno e tutto quello che aveva riempito i miei occhi di spazi e colori si è tinto di bianco, come una tela di pittore in attesa di nuova ispirazione…
Penso a noi, avidi scultori di emozioni, convinti che avremmo vinto lo spazio e il tempo in questa gabbia che chiamavano web. Invece altro non eravamo che atomi “irregolari” spinti a legarsi o a sciogliersi a seconda dello stato, in attesa perenne di un Noi che non arrivò mai.
Cosa ne è stato dei nostri poemi e delle nostre follie? Cosa ne è stato delle attese alla stazione e delle partenze, degli abbracci stretti fino quasi a far mancare il fiato?
Come ciclisti correvamo per squadre diverse e alla fine non ci fu nè vincitore nè vinto.
Irregolare è stato il tempo dietro il quale camuffare le assenze.
Irregolare è stato l’amore che per amore si trasformava in ira.
Irregolare il tuo umore, il tuo pianto, le tue bugie, che certamente oggi non ti scaldano come manto di lana e nemmeno ti fanno più sorridere perché non c’è lei che le ascolta.
E sebbene l’amore fosse stato armonia, l’irregolare ha mantenuto i suoi spigoli e soltanto alla fine potremo dire se era stato davvero amore o pura fantasia…
…ed io avrò cura di te.
Buona fine e Buon principio…
…di Anno Nuovo!
Salve a tutti Amici,
dopo una lunga pausa da questo scrigno di ricordi, emozioni e affetti: un luogo pensato e creato da chi le emozioni le mastica come una carruba insieme a chi, come me, non fa che crearle… Così quest’anno è nato questo piccolo Blog, ma il suo bagaglio è grande – credete a me!
Voglio ringraziare colui che, nel Bene e nel male, mi ha affiancato in questo anni nel mio cammino artistico e con me ha creato il blog, che ha creduto in me pur mettendomi di fronte una serie di ostacoli, colui che mi ha fatto crescere inevitabilmente.
Signor 2019 lei è stato un anno più severo degli altri, mi ha praticamente isolato svelandomi il volto falso di tanta gente, ho visto andar via dalla sera alla mattina persone a cui volevo bene e nelle quali credevo come se non fossi mai esistita e non me la son passata tanto bene nemmeno “di raffreddorre” ma ce l’ho fatta! Sono qui a dirle che ho superato il suo corso severissimo, ho risposto col sorriso a ogni lacrima, ho iniziato a nuotare quando credevo di annegare, ho riposto in Dio tutta la mia vita e qualche miracolo l’ho visto!
Signor 2019 sono pazza se le dico che un pò mi mancherà? E’ stato il maestro che mi ha fatto vedere quanto, anche da sola, posso essere scudo e spada per me e per chi amo, che tutto si aggiusta e quel che non si aggiusta significa che così deve restare. L’abbraccio forte Signor 2019 per tutto quello che mi ha donato e sono pronta ad accogliere il Nuovo Anno certa che finché amiamo Noi Stessi non siamo mai soli!
Ciaooo 2020 !!! ti stiamo aspettando e sarai il benvenuto anche se sarai anche tu un pò bastardo perché a noi tocca camminare come pellegrini sulla Terra ed è questo un gran dono!
*AUGURI A TUTTI*
Amatevi, Amate……..e Amatemi, se vi va! ❤
Daniela Schiarini
Mut.A.zione
La Poesia deve elevare non solo raccontare.
Io ho scelto di evidenziare luci e ombre dell’anima e questo deve accompagnarsi alla volontà del poeta di indicare al lettore la via di fuga dalle prigioni. Se scriviamo di sesso, uuuuh tutti si attizzano! – ma se indichiamo anche quali sono i rischi che una persona corre nello scivolare in una schiavitù da sesso virtuale allora sì che l’opera del poeta ha una missione aulica.
Come poeta posso scendere all’inferno, visitarlo, restare profondamente turbata, ma mai andrò via da lì senza aver provato a redimere anche solo un’anima che si sarebbe detta perduta!
Io vivo così, chi mi ha incrociata sul suo cammino lo può confermare.
In risposta a un amico poeta e scrittore che mi ha lanciato incipit per un confronto sul tema.
Condivido con voi questo mio punto di vista.
LA VOGLIA, un’esperienza emozionale
SAMU EL
Il vento imperversa
con onde sonore
dov’è quell’amore
che l’arca nascose
perché fosse salvato
dall’oscuro padrone?
Il tempo silenzia
le tue rime alternate:
domande e risposte
appena accennate.
La mia schiena nuda
carezzi con estro
e lungo la linea
che divide il mare
tu tocchi la sponda
e lì vai a riposare.
Ti fermi sull’arca
indirizzi la rotta
socchiudi i tuoi occhi
per sentire la perla
rotolare sul fondo
superare la sabbia
trovare il tuo mondo
dimenticare la rabbia.
Daniela Schiarini
®
Quel Volto … e me ne innamorai
“Ti sei sforzata di vedere sempre il mio volto nel volto di chi sul tuo cammino hai incontrato e non hai esitato a mettere in gioco te stessa senza egoismi, pur di seguire ciò che attraverso il tuo cuore ero io a comandarti. E’ giunto il giorno che tu, Veronica, veda il mio volto di resurrezione perché ancora fedelmente mi hai seguito e laddove chiunque ti direbbe folle nelle tue congetture io ti dico Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.
[…]
Quel volto d’uomo che esalava il suo nuovo respiro di resurrezione la incatenava per farla libera e i loro occhi si cercavano in un bisogno perpetuo di amore e castità di cuore che può solo essere vissuto per essere compreso.
Era Gesù e le sue ferite non erano sanguinanti perché la Luce lo stava guarendo in quello stesso istante che il Padre lo riportava in vita e Lui, nel corso dei secoli, avrebbe guarito nel bisso quanti avrebbero aperto il proprio cuore al suo Amore.”
da I GIORNI DEL SALE – 2016
Se scegliamo di intraprendere un cammino spirituale che ci avvicina al Volto Santo di Gesù permettiamo alla Sua Luce di guarire le nostre ferite più segrete, quelle che nessun palliativo materiale potrà mai farci né dimenticare né guarire. Il primo passo per fare questo è <accogliere> un messaggio, un segno, leggere tra le righe del nostro cuore qualcosa che va al di là del solito smorto desiderio carnale sopravvissuto, seppur perduto, in ere glaciali che si direbbero immutabili.
Gesù vuole a sé i peccatori, quelli che dalle proprie ceneri vogliono ripartire per costruire insieme ad altre anime un mondo migliore… Gesù vuole darci una nuova opportunità per rinascere ed essere persone migliori perché
“fino alla fine lo vorrò salvo.”
Tu digli soltanto SI e non preoccuparti di altro, affidati e fidati di chi verrà mandato a te nella tua vita, affinché in te possa compiersi il mistero della salvezza della tua anima, da tempo divorata. Non dobbiamo perdere questa battaglia e ancor più non dobbiamo esimerci dal combatterla!
L’Armonia del mondo è il progetto d’Amore di Dio e noi, fluttuanti come stelle nell’universo abbiamo fino all’ultimo respiro per compierla e vincerla!
Sii coraggioso. Ama.
Con l’affetto di sempre,
Daniela S.
Carezzami l’anim@
Ognuno di noi ha un vantaggio, che pochi usano e cioè quello di scegliere di farsi carezzare l’anima prima che la pelle… Una follia incomprensibile ai tanti che vivono la propria vita di corsa in una rincorsa ai sensi spesso senza alcun senso e impresa ardua per chi, vorrebbe, ma deserto trova intorno a sé.
“Sauna dei sensi”
Sauna sei sensi
oltre
le tue carezze
che rubano
il fuoco
a sentimenti
mai estinti.
La tua anima
arde
per quell’eterna
voluttà
e scopre
i nostri audaci assensi
appena accennati.
I tuoi istinti
ho folgorato
mescolandoli
all’amore
ove tutto
tranne questo
si dissolve
nel vapore.
da “tr@ Schermo & Anim@” – 2012
In questi versi, pubblicati nel 2012, metto a confronto i sensi e l’amore e come, laddove gli uni si dissolvono come fumo in una sauna l’altro resta impresso nell’anima come un marchio indelebile che si posa sul cuore.
E’ inevitabile…
La ricerca di un’ armonia per entrambe è possibile soltanto se vi è una scelta comune, l’interesse a un cammino che sia completo e non incompleto.
L’egoismo dilagante in questa schiavitù dei sensi, per la quale non esiste più il noi, ma un indissolubile io che usa l’altro come distributore è una piaga possibile perché all’egoismo si affianca la disonestà nel rapporto con l’altro.
Persone che per la società costruiscono immagini fasulle di uomini e donne felici, coppie felici, famiglie felici e invece tanti celano il proprio buio e molti, a causa loro, sono costretti a soccombere perché non hanno la forza interiore necessaria per reagire a tutto questo così che un’immaginaria sauna diventa invece che ebbrezza, anticamera infernale.
E’ necessario scrivere la propria storia e non farla scrivere ad altri coi mutevoli condizionamenti.
E’ indispensabile cercare quel che ci carezza l’anima no quel che la deturpa.
E’ salvifico allontanare chiunque in questa folle corsa dimentica l’armonia dei sensi e dell’amore, pensando che un distributore occasionali basti a saziare corpo e cuore o faccia da anestetico al proprio malore.
“L’amore che aspetti”
Addizionammo
con dolore
quel che non ebbe
alcun sapore.
Minuziosamente
osai
dove le porte
varcano
il domani
e dove tu
m’aspetti
per celebrare
il mio atteso ritorno.
Le fragole
odorose
segnano
la tua veste
che fa
dei tuoi muscoli
altopiani
che cingono
a te
il desio
della mia carne.
Addizionammo
con piacere
le tue visite
al bagliore
che si spensero
fino a diventare
l’indelebile
ritorno
dei tuoi passi
sopra i miei.
da “Camera singola con letto alla francese” – 2015
A voi amici, che da 10 anni navigate insieme a me auguro di desiderare qualcuno/a che vi carezzi l’anima senza sciuparla perché “La vita è bella” e merita l’Oscar !
Con affetto,
Daniela Schiarini
SENSAZIONI D’INVERNO
Stasera ti vorrei raccontare le mie sensazioni d’inverno, gioco di luce e ombre che si inseguono nell’aria e il freddo dapprima secco e poi umido che mi bagna la pelle senza creare riflessi, ma che mi scorre addosso mentre guardo il mio gatto addormentato sul divano, con la testa all’ingiù.
Dicono che siamo tutti un po’ meteoropatici, dicono che l’inverno e la sua minor presenza di luce possa in qualche modo influire sul nostro organismo…come dire… dicono che ci spegniamo un po’.
Eppure io da qualche anno amo l’autunno e l’inverno, amo le mie voglie di miele e tisane, amo i miei capelli spettinati la mattina mentre faccio colazione leggendo qualche pagina di libro e li ama anche Cyranò, l’uomo più folle che potesse mai amarmi, ma non provare a dirglielo ché metterebbe su un comizio convincente per proclamare la sua estraneità dai fatti eppur di fatto è nel mio amore che si acquieta: un amore tutto suo, solo suo, un amore segreto fatto di sensazioni e ricordi che sfoglia in solitudine mentre con la sua mente spoglia anche me.
Questo amore gli entrato dentro con un bacio, come fosse un amplesso e non è più uscito; lo ha così travolto, denudato, spiato e rivestito che nemmeno un suo burbero lamento riesce più a farmi meraviglia.
Come te lo racconto un uomo che ama con la mente? non è mica facile.
Ecco il primo paradosso… Con la mente non si ama! Ahahaha… a quanti compromessi deve sottostare il cuore eppure è lui che la fa da padrone!
Cyranò è l’inverno, col suo apparente freddo glaciale cucito addosso, ma capace di scaldarsi in un minuto con le sue sensazioni a capolino in un’eccitazione che lo sfiora, me lo ha detto in un biglietto nascosto in un’arancia:
“Tu mi premi e mi strapazzi, tu mi entri e mi sovrasti, tu mi superi la mente, tu mi sfiori dolcemente, tu mi addenti irriverente, tu mi sposti e mi sospiri, con te saltano i bottoni e impazziscono i neuroni”.
Cyranò fa l’amore con me nella sua mente da anni, non so ogni quanti giorni o se tutte le sere, ma so che è giunto al punto che mi porta con sé ovunque: nei suoi viaggi di lavoro, in ufficio qualche volta, sulla terrazza di un ristorante che affaccia sul mare, sulla neve dei boschi quando è in montagna, in auto ferma su un belvedere ricordando quando mi baciò e dacché rischiai di essere la sua ossessione io divenni l’amore, penetrai in lui come una goccia d’acqua che scalfisce la roccia, mi infiltrai tra le venature dei suoi ghiacciai carezzando la sua pelle di bambola mentre i suoi occhi azzurri si posano nei miei così che io potessi teneramente baciarli e poi dagli occhi alle tempie fino ad avvicinarmi all’orecchio ove caldamente sussurro parole di impercettibile poesia intanto che il cuore accelera i battiti e il sangue fluisce in tutti i muscoli, anche lì dove lui confida le sue malizie non più generate dall’inferno, ma infiammate di Bellezza che rigenera la vita. Miracolo dei miracoli è che Cyranò, infiammato di poesia, gelosamente mi sbottona senza osare e incautamente si sbottona fino a osare… Le sue mani si posano sui miei fianchi immaginati, ma non comandano e non governano se non un mondo fatto di istanti, il cui sorriso irradia.
Ma io ho l’ho visto e gliel’ho detto, era solo e stanco sopra un letto, il nostro letto alla francese immaginato e lui lì con la faccia nel cuscino, singhiozzava come fosse un bambino.
Ma che bella rima di poesia!
La fragilità di un uomo è sconosciuta tranne a chi con amor l’ha compiaciuta… Cyranò era l’uomo del sospiro, ma era anche il mio falso avventuriero, che cercava nel mio seno il suo rifugio e sapeva che se c’era un dispiacere o un malinconico pensiero, guai a me! – diceva – che son stato un menzognero…
Mi avvicinai al suo corpo quasi ignudo, come una fata dell’inverno sul comodino, mi posai col viso sulla schiena e spostai la coperta fatta a piume, ero sotto con lui nella capanna come pellerossa coperti dalle pelli, la mia e la sua nuovamente abbandonate nelle fulgide schiume leggiadre.
Non poté contenere la sorpresa e allora mi afferrò con un atto di possesso e i miei capelli spettinati dal lenzuolo gli coprivano il viso mentre i seni li stringeva sul suo petto…
“Sono io, la tua fata dell’inverno…a scaldare ancora questo cuore…”
“Dimmi solo, malgrado ogni difetto, che tu resterai sempre il mio domani” disse Cyranò prima che la sua fata dalla tenda al comodino e saltando sul cuscino si posò sul cuore come croce e delizia d’amore.
L’INVERNO, SPESSO CONSIDERATO COME IL LETARGO DELLE EMOZIONI, è invece per me, autrice giocosa di questo breve “dipinto”, la ricerca di qualcosa che sotto metri di neve addormentato poi vola, con discrezione come un sogno nascosto nel cassetto che viene realizzato…
Ancora un mese e questo inverno finirà, arriverà la primavera e tutti diranno che si ricomincia come se nulla fosse accaduto, come se sotto la neve, in attesa, non vi fosse già quel che di colori esplode quando malgrado il freddo l’emozione si schiude.
Queste sono le mie sensazioni d’inverno e non le voglio far passare in fretta, le voglio tenere strette a me nel ricordo di un tempo che non ho lasciato andare, che non ho disprezzato per altro che freme d’accadere.
Cyranò è l’uomo che non vive ma sogna, è l’uomo intrappolato nel suo inverno, è l’uomo che audace affida alla fata immaginaria la sua energia vitale perché questa la possa trasformare in polvere di stelle che si posa sulla neve disegnando forme che raccontano avventure, impossibile a raccontarsi…
La fata è la poesia che crea le sensazioni che diventano seduzioni che si traducono in sospiri e così si sopravvive all’inverno e al suo gelo, così indifferente di un germoglio d’amore che vuole schiudersi al primo sole.
Un affettuoso abbraccio amici di questo mondo raggelato
che sempre sapete ispirarmi perché io racconti il visto e il velato.
vostra poetessa e scrittrice dell’anima
Daniela Schiarini
Voglio essere motore di Amore nella mia vita e contribuire così a muovere quegli ingranaggi dell’universo che mi metteranno in armonia col creato e col Creatore.
Ti ascolto, in ogni tuo gesto
E se soffri, ti aspetto.
<< Daniela si trovava su Facebook quando l’ha pensato e scritto >>
https://www.youtube.com/watch?v=M_f-nTKOqHY
<< Daniela sta ascoltando questa canzone mentre compone l’articolo >>