tr@ Schermo & Anim@ 10 anni dopo. Dall’arena flegrea al teatro atellano, Daniela Schiarini racconta.

E’ questo il titolo dell’evento che si è svolto ieri mattina a Sant’Arpino (Ce) alla presenza e della gentile cittadinanza e della vicesindaco Speranza Belardo, l’assessore alla cultura Giovanni Maisto, il presidente dell’associazione Atella Viva, la vicepresidente dell’istituto studi atellani Imma Pezzullo, l’attrice Alessia Aversa, il giornalista Elpidio Iorio.
Il tutto organizzato dalla Pro Loco nella persona di Aldo Pezzella e del giornalista Giovanni D’Elia, che del libro ne firma la bellissima Prefazione.

Il sole di dicembre scaldava la mattina di questa quarta domenica di Avvento, quella prima del Natale, il Palazzo Ducale nella sua imponenza centenaria guardava silenzioso la piazza affollata di un via vai distratto. Le pesanti scale per giungere alla saletta dell’ultimo piano del Palazzo mi suggerivano i sospiri di antichi proprietari e in quella salita per pochi istanti mi immagino una dama nella sua imponente dimora.
La sala accogliente, calda ma del calore delle pietre baciate dal sole che nei secoli l’aveva carezzata si impreziosiva di due finestre che sembrano affreschi sul paesaggio fino a dove, spinto dallo sguardo, chiunque potrebbe sfiorare l’orizzonte.
I ringraziamenti doverosi, qualche appunto doveroso, ricordi doverosi e le presenze quelle attente che non avevano alcun dovere di esserci eppure ci sono state lì ad ascoltarmi in questa mattina della domenica prima di Natale, a festeggiare insieme a me il decennale di un libro che è nato per amore di Cristo, che è entrato nelle carceri quelle vere e in quelle dell’anima di tanti prigionieri a carezzare il cuore e a mettere balsamo sulle ferite invisibili e che come Lui nasce ancora e che, per un imperscrutabile gioco del destino, ha scelto un piccolo paese, una Betlemme atellana per continuare la sua missione…
E’ forse per questo motivo che esattamente 10 anni fa, al suo nascere, questo libro ha ricevuto il Premio Fabulae Atellanae per la Cultura ?
Lo scopriremo …

L’intervento di Giovanni D’Elia, amico conosciuto 13 anni fa tramite il social network Facebook nel tempo in cui oso dire che eravamo le persone giuste al momento giusto, commuove perché pizzica le corde dell’anima come solo lui sa fare, sprigionando quell’amore nobile per la Donna e l’ammirazione per come questa creatura voluta da Dio per l’uomo, riesca ad attraversare il dolore e da questo rinascere come la Fenice. E’ con lui che le anime dei presenzi iniziano ad elevarsi e il suo assist mi porterà a fare gol!

La commozione si libera in lacrime quando, nel ricordare la mia tragica esperienza della malattia per Covid19, rammento ai presenti che questo evento per me è una promessa mantenuta a me stessa e ai detenuti che ho incontrato in sei anni di volontariato e che credevo di non vedere quando la morte mi carezzava e io ero quasi pronta al trapasso. Dopo un applauso dal sapore umano, riempio i miei polmoni di aria e coraggio prima di leggere alcune testimonianze dalle carceri, come tratteggi estemporanei di momenti incastonati nelle memorie. Ed è in quei pochi secondi di silenzio che anticipano l’applauso che tu, poeta e scrittore, avverti la consapevolezza che hai toccato l’anima dei presenti e che in quella Betlemme atellana nuovi cuori prepareranno il giaciglio per la nascita di Gesù Bambino.
Il brindisi, il soffio delle candeline – il 10 – su un vassoio di pandoro attentamente preparato. Alle mie spalle il manifesto della Presentazione di 10 anni fa e quello di oggi:
Ad Maiora!


Per me, che provo a seguire con fiducia e non poca fatica, i Suoi misteriosi disegni per amare le anime, questo mio passaggio dall’arena flegrea – la mia terra in cui l’apostolo Paolo sbarcò e ivi restò 7 giorni – al teatro atellano – terra nella quale oggi vivo – questo passaggio può rappresentare soltanto una cosa:
Lascia tutto e seguimi!
Quando accetti di dire sì a Cristo, lo stesso fiat che la Beata Vergine Maria disse a Dio Sono la serva del Signore, sia fatta su di me la Sua Volontà – allora devi essere pronto ad andare ovunque Lui ti voglia mandare.
In origine il teatro atellano era un teatro itinerante e forse la risposta e tutta qui e risiede nella mia scelta di essere ovunque, seppur indegnamente, apostolo tra le genti:
“In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi.”  Vangelo di Matteo 10, 11-15

con l’amico Giovanni D’Elia

Buon Natale e grazie a tutti Voi che avete scelto di accompagnarmi, a chiusura di quest’anno, nell’omaggiare questo decennale. E l’augurio, come ha detto la vicepresidente dell’ISA Imma Pezzullo nel suo intervento, di ritrovarci tra 10 anni a raccontare ancora di questo libro, delle sue imprese e di come resti sempre attuale perché l’anima non ha tempo e non ha età.

Pro sit !

**4+3 fa 7

… nel segno di San Michele Arcangelo.

Che sia in stile rodeo o fatina di babbo Natale, sono sempre io !

In foto l’autrice Daniela Schiarini
Ricordi, Riflessioni, progetti e soprattutto tanta voglia di amare attraverso la Poesia.

Salve a tutti,
la matematica con me è tutta un’altra storia… il martedì!
Vi invito a regalarvi 20 minuti insieme a me, che attraverso questo video proverò a condurvi qualche passettino OLTRE LE PRIGIONI DELL’ANIMA.

La terra che calpesti

E poi ti accorgi che le parole non hanno volto
non hanno voce
ma si confondono alle voci
quelle stonate
quelle arroganti
quelle che dicono
o dicono niente.

Accorate e fanciulle
queste parole
raggiungono il cuore
che tenero le accoglie
e le veste
senza sfarzi
né ricami.

Raggiungo l'armonia
che seguì il turbamento
e mi domando
quale fame
si annida fredda
nell'anima
che arde nella sua schiva dolcezza?

La terra che calpesti.
poesia tratta da “tr@ Schermo & Anim@” di Daniela Schiarini

Chiunque lo desidera può condividere a seguito nei commenti, le proprie riflessioni …

Inoltre RICORDO A TUTTI CHE …
Domenica prossima, 18 Dicembre 2022 alle ore 10.30
presso il Palazzo Ducale di Sant’Arpino (CE)
sala Sanchez De Luna
nell’ambito della XII Rassegna Letteraria “SULLE ORME DEL CANTON D’ENEA”
si terrà l’evento
tr@ Schermo & Anim@ 10 anni dopo,
Daniela Schiarini racconta…
Dall’arena flegrea al teatro atellano.

Ripercorreremo la nostra storia virtuale e non,
fatta di sfide superate, amore e tanta Poesia…

Chi ce l’ha porti il libro per la dedica fedeltà 10 anni dopo

Vi aspetto per brindare insieme!
Dany

* 4+3 fa 7

….nel segno di San Michele Arcangelo.

Benvenuti al primo Speciale del martedì a seguito dei quattro di Chi eravamo 10 anni fa su Facebook?, che ci accompagnerà alle porte del Natale…

Un viaggio dell’anima dove il “diverso” non esiste e l’altro è mio fratello e hai la sensazione, come si può leggere nei versi “Sauna dei sensi”, di essere in un giardino dove tutti i sensi corrono liberi e felici “oltre le sue carezze che rubano il fuoco a sentimenti mai estinti”.
Un viaggio che ti aiuta a scoprire che il vero conflitto di civiltà si situa sul confine della vita: c’è chi la ama e chi la odia.
Si tratta del filo conduttore della nostra esperienza umana.
L’amore e l’odia, due facce della stessa medaglia che segnano e scandiscono i nostri rapporti quotidiani. <e ciò, secondo l’autrice di questo splendido affresco, avviene anche nell’agorà virtuale, dove “il filo invisibile” segue “il misterioso sentiero delle affinità”.

dalla Prefazione di “tr@ Schermo & Anim@” scritta dall’amico, giornalista Giovanni D’Elia.
In foto l’autrice Daniela Schiarini, Ottobre 2012
VI ASPETTO !!

4/4 Chi eravamo 10 anni fa su Facebook?

VERRA’ IL TEMPO…
La sola cosa che sapeva con certezza era che si sarebbe liberata!
No, amici cari, non sto scrivendo di una donna, sebbene ogni donna conservi in sé il suo amaro segreto per nulla addolcito dalle zollette di zucchero che aggiunge quotidianamente al suo caffè! Sto scrivendo dell’anima, siate Voi donne oppure uomini.
Sensibile e martire, l’anima segue un suo percorso indecifrabile, inafferrabile, inestinguibile come fiamma che arde all’infinito nelle pieghe severe del cuore.
E quando l’anima inizia a scrivere la propria armonia e lo fa nei versi delicati e accorati, che diventano poesia, poesia di vita e di respiro, allora inizia a spiegare quelle ali che la vedranno artefice della propria libertà.
da tr@ Schermo & Anim@ di Daniela Schiarini
In foto l’autrice.
Benvenuti al quarto e ultimo appuntamento di questo breve ma intenso viaggio dell’anima attraverso i punti salienti del mio primo figliolibro “tr@ Schermo & Anim@” , che mi pregio di omaggiare in occasione del decennale dalla sua pubblicazione. Un libro che mi ha permesso di seminare il Bene e di seminare bene, i cui frutti attraversano 10 anni di vita virtuale, ma anche reale soprattutto nelle carceri nelle quali è diventato balsamo per l’anima che prende consapevolezza delle proprie colpe e accetta la pena desiderando di redimersi spingendosi OLTRE LE PRIGIONI DELL’ ANIMA.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo breve viaggio nella memoria e non solo…
Ad Maiora!

10 anni “tr@ Schermo & Anim@”

L’autrice ringrazia il sindaco di Sant’Arpino, la giunta comunale, la pro loco, la cittadinanza tutta e quanti vorranno partecipare a questo evento volto a omaggiare questo mio primo figliolibro, che fu scrittin nome dell’Amore e per questo motivo è stato, è e sarà balsamo per le ferite dell’anima.

Giornata mondiale contro la VIOLENZA SULLE DONNE

4 -AL CUORE DI DONNA…

Ci sono momenti nella vita, spesso lunghi interi anni, in cui credi che la poesia non esiste.

“Ero crisalide”
Un giorno decisi di far volare i miei pensieri in compagnia dei miei desideri.
Fu allora che, sorpresa, li vidi librare come farfalle variopinte, disegnare forme diverse, nella luce della libertà.
Ed io che temevo di dar loro respiro chi ero?… cosa desideravo?… quanto avrei potuto ancora sentire, senza quei voli e il mio divenire?

[…]

Ogni crisalide
farfalla diventa
se paziente
il suo tempo
in natura
aspetta…




https://www.youtube.com/watch?v=D-NTGRe7SO4&t=35s
da tr@ Schermo & Anim@ di Daniela Schiarini

2/4 Chi eravamo 10 anni fa su Facebook? – Amore

Benvenuti al secondo dei 4 appuntamenti del martedì previsti per ripercorrere insieme i ricordi e la poesia che eravamo ancora capaci di comporre nel social più famoso del mondo: #facebook .

Nella foto di miniatura io e il mio secondo figlio il giorno della prima presentazione di ” tr@ Schermo & Anim@” il 15 novembre 2012

L’AMORE VIRTUALE … UN AMORE IN VOLO,,

Ho diritto all’Amore? … Ho il dovere di Amare.
Ho diritto ad essere amato/a?… Ho il dovere di Amarmi.
L’amore è una fiamma bugiarda?
O bugiardi sono coloro i quali usano l’amore per ottenere i propri scopi personali?
…ma l’Amore, secondo il mio umile parere, non è egoismo bensì “mimetismo” in alchimia d’anime.
Lontana da sterile passione, questa alchimia, guida i bioritmi umani, inverte le sorti del destino e, come l’arrivo della Primavera, dona una nuova linfa vitale, rinvigorendo lo spirito e risvegliando emozioni sopite, dimenticate o soltanto bramate.
E’ nuova vita!… e in questa legge dell’Anima non vi è discriminazione, ma solo il piacere di sentirsi compresi e amati per quel che si è!
Sarà a un passo da noi sempre e solo chi vorrà amarci per quel che nell’anima siamo, considerandoci <dono>.

da “tr@ Schermo & Anim@” di Daniela Schiarini, pag. 49

Al prossimo martedì!

1/4 Chi eravamo 10 anni fa su Facebook? – Anime nel web.

Benvenuti al primo dei 4 appuntamenti del martedì previsti per ripercorrere insieme le tappe salienti di un cammino poetico che ha avuto inizio col mio primo libro “tr@ Schermo & Anim@ …

ANIME NEL WEB

Il fumo si diradava, salendo verso il cielo e ogni suo movimento era un messaggio…
 
Quelle sue parole
di voce immaginata
che non giungono all’orecchio
ma all’anima svezzata
Capaci di vibrare
come corde di strumento
e diffondersi nel cuore
con zelo e con tormento…
 
Va viaggiatore
viaggia!
su quelle onde di fumo immaginarie
che ti sanno consolare
condurre al cielo
…lì farti volare…
 
Azzardasti una tua resa
e in quel mare di tormenti
nessuno fu capace
di capirne i patimenti.
Ma quelle sue parole
di voce immaginata
ti diedero la spinta
quella più invidiata.
 
Non c’è occhio più severo
di colui che il vero
non vuol vedere
e allora per capriccio
un Te ceco vuole avere.
 
Catene di emozioni
si  elevano col fumo
son tante
lì a danzare
ma non le puoi afferrare.
 
Solo un’Anima che “ascolta”
leggendo
potrà “sentire”
quelle parole dolci
o amare
di voce immaginata
che non giungono all’orecchio
ma all’Anima svezzata.


Daniela Schiarini

Ci sono incontri che nella vita accadono inaspettati, inspiegabili, mossi da invisibili fili tessenti trame sconosciute. Incontri che sembrano guidati da una misteriosa forza magnetica che attrae verso una persona, un’idea, un libro. Posso tranquillamente affermare che tutto ciò è vero perché è quello che è esattamente accaduto,  prima nel conoscere virtualmente l’amica Daniela Schiarini e successivamente  leggendo il suo saggio “Tra schermo & anim@”. L’importanza del messaggio di alcune opere si misura anche attraverso il tempo. Ho scoperto solo adesso il lavoro di Daniela e, nonostante siano trascorsi alcuni anni dalla sua pubblicazione, ancora oggi riesce a trasmettere sensazioni ed emozioni in cui ognuno di noi può rispecchiarsi, non come un vanesio Dorian Gray, quanto piuttosto alla ricerca interiore di ciò che ci attanaglia nel profondo, quando magari ci si sveglia di notte senza un perché, avvertendo un vuoto interiore che pesa più di un macigno. Forse perché quest’epoca attraversata dal troppo social di social in fondo non ha proprio nulla. Come afferma Daniela, “…si sbircia dalla serratura…” rappresentata dai profili social che la maggior parte di noi possiede, però  “…restando serrati nella propria difensiva armatura”, conservando quelle punte di diffidenza ed egoismo che caratterizzano la maggior parte degli eventi quotidiani. Si vive, anzi si sopravvive ogni giorno senza accorgersi di non lasciare “…mai accesa la vera luce della propria vita”. Cosa può salvarci, quindi, cosa può alleviare la nostra esistenza se non vivere la nostra esistenza anche quando “…ci sono momenti nella vita, spesso lunghi interi anni, in cui credi che la poesia non esiste”. Più delle terapie, più delle medicine occorrono gli incontri col prossimo, con chi senti più vicino, più affine, sia reale che virtuale. L’opera di Daniela Schiarini è un viaggio virtuale e nello stesso tempo reale nell’anima di ognuno di noi, troppo presi dalla frenesia dell’apparire senza renderci conto di star perdendo la possibilità dell’essere. Non lasciamo che la nostra vita venga segnata da chi si arroga il diritto di manipolare le nostre menti e i nostri corpi. Non facciamoci privare dei nostri sogni di bambino. E siamo gioiosi e riconoscenti se, nella vita reale o nel web, arriverà umile ma ricca quella persona che avremo sempre cercata. Ma il vero mistero, la vera rivelazione consisterà nell’accorgerci noi per primi della sua presenza. Una presenza con cui sazieremo la nostra ricerca interiore di spiritualità. Lunga vita ancora, quindi, a “Tra schermo & anim@”; che possa continuare a far da compendio di consigli per le nostre vite e che possa essere oggetto di uno struggente viaggio interiore per chi, ancora, non ha avuto la fortuna di leggerlo.

recensione di Roberto Daniele

In foto Daniela Schiarini, poeta e scrittrice dell’anima

Chi eravamo 10 anni fa su Facebook?

Chi eravamo 10 anni fa su Facebook ? – YouTube

Ogni martedì di Novembre un nuovo video sul mio canale Youtube per ripercorrere insieme a voi 10 anni di Poesia, versi, ricordi, emozioni … tr@ Schermo & Anim@

Mio caro Lettore,
grazie di essere qui e di voler intraprendere con me un viaggio in Poesia, attraverso i miei versi e i diversi volti o le diverse maschere umane nel mondo virtuale, capaci spesso di soffocare l’Anima, rendendola visibile per poco, a pochi e in poco di quel che resta di noi lì.
Il nostro viaggio nel web non avrà pretese di carattere scientifico, informatico, sociologico o psicologico, ma la sola ambiziosa pretesa di interpretare in poesia quanto può accadere nel web e in particolare nel social network più popolare del mondo … facebook … questo microcosmo che richiama a sé sempre più persone mascherandone e/o smascherandone pregi, difetti, falsità e virtù.

da Introduzione di “tr@ Schermo & Anim@”

Daniela Schiarini – YouTube
Il mio canale, creato nel 2012, mai realmente utilizzato e che in occasione del decennale dalla pubblicazione del mio primo libro, ho deciso di prendere in considerazione per omaggiare questo “volo dell’anima” che continua a emozionarci.
Iscrivetevi se vi fa piacere.

Vi aspetto!

Bruno Contrada, poesia di una chiacchierata.

La sera di domenica 16 ottobre 2022 ero a Treglia, una piccola frazione del comune di Ponteleone nella provincia di Caserta e sotto un cielo stellato, avvolta dal profumo delle caldarroste, un tizio mi riempiva nu cuop di castagne.
Era la sagra dell’Ufarella.
I miei pensieri andavano ovunque e non sempre nella direzione giusta, così li posai sul fumo delle caldarroste per farli danzare un po’…
Capita anche alla formica operaia che porta oltre 50 volte il suo peso di credere di non essere abbastanza forte, ebbene quella sera mi sentivo così e, circondata da castagni secolari, cercavo un riccio di castagna dentro cui riposare e mai avrei pensato che il pomeriggio del giorno successivo ed esattamente alle ore 16 avrei composto un numero di telefono, atteso cinque squilli col cuore carico di emozione, per poi sentire la voce calda, profonda, roca di Bruno Contrada dirmi ” Pronto…”

Sì lui, già funzionario della Polizia di Stato e dei Servizi di Informazione e Sicurezza, ma per me, in quel preciso istante, era l’uomo di cui, a dire il vero, poco sapevo se non per mera cronaca di cui mi ero interessata perché ne aveva scritto a suo sostegno la mia amica giornalista Marina Salvadore nel suo libro “Terronia Felix”. Visto il mio interesse per quell’uomo di 91 anni che mi appariva come un monolite impossibile da scalfire, era stata proprio lei a invitarmi a chiamarlo, certa che ne sarebbe scaturita una bella chiacchierata.
E così fu … E fu così che dalla sagra dell’Ufarella più che nel riccio di castagna mi rifugiai in quell’incontro, inatteso ed entusiasmante e al suo “Pronto…” così risposi: Buon pomeriggio, spero di non disturbarla, sono un’amica di Marina Salvadore, non sono una giornalista ma la chiamo perché desidero esprimerle la mia ammirazione per la persona che è…
La mia voce sconosciuta doveva essergli apparsa senza dubbio emozionata, ma carica di gioia prese vigore quando alla sua domanda: Lei di cosa si occupa? risposi: Al di là di tutto, che poi le dirò, sono una grande devota di San Michele Arcangelo.

Fu come dirci una parola in codice, capimmo entrambi senza guardarci negli occhi perché a 1000km di distanza, che ci saremmo potuti fidare entrambi per portare immediatamente la nostra conversazione a un livello superiore, dove l’anima cerca ristoro dopo un lungo martirio.
E’ per questo motivo che quell’ora e quindi minuti al telefono volò e ci vide conversare per fare voli pindarici andando indietro nel tempo, per dipingere luoghi della mia Pozzuoli che si intrecciavano ai suoi ricordi di gioventù.

Non sono molti i poliziotti che credono in Dio, ma non sono neppure pochi e li riconosci subito perché sono quelli non solo più brillanti, ma anche i più perseguitati.
San Michele Arcangelo, non a caso patrono della Polizia di Stato, li sceglie tra i migliori e li forgia. Uno di questi è senza dubbio Bruno Contrada e io lo avevo capito da quell’unico video nel quale lo avevo visto definire “persecuzione” quel che, ormai anziano, è costretto a subire dopo 25 anni di processi. Ma la storia è nota e non è mia intenzione in questo luogo di Poesia entrare nel merito giudiziario.
A riguardo mi dice:
Il mio processo e la mia vicenda umana è una valanga di fango, per le calunnie, falsità, macchinazioni, menzogne … che uomini dello Stato non hanno saputo filtrare.

La sua è anche la testimonianza di un milite dell’Arcangelo che il nemico, ovunque si nascondesse per agguantarlo, non è mai riuscito a piegare.
Perché ero arrivata a dirgli che nel suo martirio spirituale vedevo una Volontà Superiore?
Perché nella sua voce roca, nella lucida e stucchevole descrizione degli eventi e nei pochi accenni alla carcerazione, il signor Bruno (lo chiamavo così) mi trasferiva tutta la passione per il suo lavoro che a un certo punto della sua vita non fu più un lavoro, ma divenne certamente una missione.
Ebbene, in lui o per meglio dire attraverso la sua voce, nella mia mente prendono forma immagini e una similitudine forte con un altro Grande Uomo della Polizia di Stato, Giuseppe Dosi il poliziotto artista che inventò l’Interpol.
Entrambi combattevano un mostro, entrambi perseguitati e poi riabilitati, entrambi scrivono un libro che diventerà quasi introvabile.

“Lei ha letto il mio libro?” mi chiese, certo che tanto ardire fosse scaturito da una conoscenza non certo maldestra come era la mia.
“Non ho ancora avuto questo piacere” risposi a malincuore.
“Io ne ho solo una copia altrimenti glielo invierei io personalmente” mi disse con tono gentile.
Lo ringraziai per la premura e gli promisi che lo avrei cercato.

“La mia prigione. Storia vera di un poliziotto a Palermo”
scritto con Letizia Leviti

La mia esperienza di volontariato nelle carceri, quei 6 anni …Pozzuoli, Potenza, Secondigliano, in quel segmento di tempo che mi era concesso divennero il traduttore ideale per liberarci di sofferenza senza doverla necessariamente raccontare.
Dall’esempio di Bruno Contrada noi dovremmo prendere coraggio, per continuare a portare il peso degli eventi dolorosi della propria vita proprio come fa la formica e dobbiamo farlo in nome di un ideale più grande da conservare integro, in un luogo inaccessibile che si chiama Anim@.

Daniela Schiarini

Grazie al signor Bruno Contrada per la generosità del tempo che mi ha dedicato, coinvolgendomi in una conversazione che da timida quale era è divenuta motore di rinvigorito coraggio!
Daniela Schiarini
In foto Bruno Contrada
Capo della squadra mobile di Palermo
Dirigente del Centro di Coordinamento delle operazioni di Polizia Criminale per la Sicilia Occidentale
Capo di Gabinetto dell’alto commisario per il coordinamento della lotta contro la mafia
Coordinatore dei Centri SISDE (Servizio informazioni per la sicurezza democratica)
Ufficiale dei Bersaglieri
Laureato in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli
Insegnante di tecnica delle investigazioni negli istituti di Polizia
circa 100 riconoscimenti della Polizia, SISDE e dell’Autorità Giudiziaria (attestati, encomi, elogi, parole di lode, etc…)
Commendatore al Merito della Repubblica


* si pubblica su dettatura diretta dello stesso alla sottoscritta, per errori evidenziati su alcune pagine di ricerca internet che andrebbero corretti.

Dio allora plasmò l’uomo con la polvere della terra e soffiò sul suo volto un alito vitale… Genesi 2, 7
Supponiamo dunque che l’uomo sia stato fatto il sesto giorno con il fango nella forma attuale distinta e visibile
Sant’Agastino ne La Genesi alla lettera, libro VI

Ad Maiora!