E fu così che finì…

Domani si conclude il mese di Agosto e un po’ per tutti possiamo dire che termina anche questa estate di sole, mare, riposo…o qualche passeggiata.

Ha sempre un sapore malinconico la fine di un’estate e questa in particolare lo ha di più, perché sull’onda di un inverno vissuto da reclusi a causa del Covid 19 … Ognuno secondo le sue possibilità ha tentato di evadere per respirare un po’ di libertà, che forse ci verrà ancora negata…

In foto Daniela Schiarini e alle sue spalle la chiesetta del SS Salvatore
Per la raccolta di cover della colonna sonora dell’omonimo romanzo di Sloan Wilson che hanno accompagnato ogni pubblicazione, mancava quella del romantico Christian e con lui si conclude – per quest’anno- la rubrica SCANDALO AL SOLE.
In foto Daniela Schiarini presso la sorgente di acqua fredda oligominerale che, dalle falde sotterranee, sgorga a Triflisco per giungere poi al Volturno.
E con questo sorriso e questo bel ricordo ringrazio tutti voi che mi avete seguito e apprezzato la rubrica SCANDALO AL SOLE, attraverso cui ho raccontato un po’ della mia estate, un po’ dell’amore, un po’ dei sogni sulle note di musiche meravigliose, per fare condimento di un mondo che possiamo ancora costruire insieme, se vogliamo.
Grazie 😘♥️

Daniela Schiarini

Dopo il sale, il Sole

In foto Daniela Schiarini
18 agosto 2020
La gioia.
Ci si ama quando il volto sorride e insieme si ride a volte senza un perché…
… Il futuro è il giorno per giorno,
La casa è il cuore
La capanna un nido d’amore.
Alla domanda: cosa non ti piace di me?
La risposta si fa attendere mentre uno sguardo pensieroso ti racconta la difficoltà nel trovare la risposta.
E quando chiedi: Ti fidi di me?
La risposta è: SEMPRE.
La cura alle ferite d’amore è l’amore
perché qualunque sia il cammino,
se è Amore non è mai abbastanza,
non è altro che Noi.

Daniela Schiarini
“Di lì a non molto, tutto il collegio sapeva che Molly Carter incontrava con regolarità un ragazzo magnifico…”
dall’omonimo romanzo di Sloan Wilson

《Da te !!!》

“LaEco”

Lo seppi da te
che il cielo
ha le sue stelle
che ogni musica
accorda le sue note
perché si danzi
in un volteggiare
di apostrofi e punti sospesi.

A te confidai
che nel cielo
è dato volare
che ogni verso
ci sia musicale
perché trasformi
in melodie
la quiete che
dell’anima
ad un sospir
di accenti
noi disegnamo…

Oh, bizzarro ragazzo
che temi
la clessidra del tempo
mi azzardi
la sola paura
di vestirti
di quiete
oltre ogni misura.

Lui sfuggiva l’amore reale, lei sfuggiva l’amore virtuale…

Daniela Schiarini

da “tr@ Schermo & Anim@”

C’è chi si fissa a vedere solo il buio. Io preferisco contemplare le stelle. Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte.

Victor Hugo

Esprimi un desiderio

Stanotte sarà la Notte di San Lorenzo, nota a tutti per quel suo non so che di romantico e magico soprattutto per chi ancora crede nell’amore e andrà in spiaggia o siederà fuori una terrazza per mirare il cielo stellato.

Ho letto il post Facebook di un’amica secondo cui stanotte devi esprimere un desiderio, ma affinché si avveri, devi dimenticarlo…

È probabile accada così, io in effetti non ricordo tutti i desideri espressi e quelli banali non mi interessano più. Col tempo ho capito che le condizioni affinché un desiderio si avveri spesso dipendono da noi e se perseguiamo i nostri sogni con onestà, fedeli a noi stessi, allora la vita ci darà ciò di cui abbiamo bisogno, il resto sì… lo faranno lo stelle.

Avrei voluto incontrarti prima…
– E a che età della tua vita?
20, 21 anni
– Ma io ne avrei avuto 13 …tu mi avresti aspettato?

In foto “mani”

Buona Notte di San Lorenzo a tutti, innamorati e non…
Daniela S.

La mia isola – 4

Sull’Abbazia di San Michele Arcangelo, oggi, mi è sembrato di vedere, nelle nuove, un leone alato.

In foto Daniela Schiarini
Procida, 6 agosto 2020
“Le persone la cui sfera emotiva è equilibrata possono amare senza dover trovare subito uno sfogo fisiologico. Il tuo amore sarà più grande se riuscirai a preservarlo. La capacità economica di generare figli è un necessario preliminare dell’amore, in questo paese.”

tratto dall’omonimo romanzo di Sloan Wilson

I Turchini, storia di una Congragazione di “Maestri Sine Saccis”

“Credete e vedrete” dice Gesù e questo vale per tutti i cuori puri che si dispongono ad accoglierlo affinché lo Spirito Santo possa agire su di noi, in noi e attraverso noi.

Anche la storia che sto per raccontarvi in questa rubrica I SEGNI DELLA FEDE, mi giunge come una eco dal passato, un passato molto lontano; anime devote e pervase dall’amore per Gesù Cristo e dalla devozione alla Passione del Venerdì Santo devono aver condizionato in qualche benevolo modo la mia solita permanenza a Procida al punto da trasformare la mia prima passeggiata in bicicletta dopo 30 anni, in un appuntamento con la Congregazione dell’Immacolata, formata da laici (sine saccis appunto, cioè senza saio) ed eretta a Procida presso l’Abbazia di San Michele Arcangelo il 16 maggio 1627 e di cui tra 7 anni (7 è il numero dell’Arcangelo)si festeggeranno gli 800 anni di attività e missione.

Sento quindi doveroso, vista la casualità degli eventi che mi hanno fatto imbattere in questa realtà vocazionale a me prima sconosciuta, dedicare tempo, attenzione a delle anime che, mi piace pensarlo, hanno voluto che fossi proprio io a raccogliere i segni perché giungesse anche ad altri la loro testimonianza di fede nei secoli.

Un mio errore nel vedere in ritardo una segnaletica stradale mi obbliga a proseguire per una strada diversa da quella che volevo percorrere e su questa strada, pedalando piacevolmente, vedo alla mia sinistra una chiesa aperta e riconosco in quel volantino messo all’esterno lo stesso che avevo letto altrove IL BELLO E IL SACRO mostra di arte sacra presso la Chiesa di San Tommaso d’Aquino.
“Ah, ecco dov’è!” penso e così decido, senza troppa esitazione di entrare, quindi parcheggio la bicicletta sul bordo strada e, previo aver indossato una fastidiosissima mascherina, varco il portale per essere accolta da una meravigliosa sacralità grazie alla diffusione di canti gregoriani e, riconoscerò poi essendone ormai io stessa frequentatrice, la messa solenne in vetus ordo ! Scatto poche foto, casualmente 7, perché penso che fare un video sia più suggestivo per poi accorgermi, a malincuore e solo più tardi, che non avevo registrato nulla e che il mio video si era interrotto dopo un paio di secondi…

In foto la mostra IL BELLO E IL SACRO presso la chiesa dedicata a San Tommaso d’Aquino
Procida, 28 Luglio 2020

La Congregazione dell’Immacolata fu da subito di carattere popolare e tra le file degli iscritti vi erano artigiani, contadini, quelli che un tempo erano definiti “gente terra terra”, ma che nel giro di poco tempo videro la congrega raggiungere gli 800 iscritti divenendo una vera e propria forza laicale, la cui guida spirituale era affidata a un sacerdote.

Oltre alla promozione del culto della devozione alla Beata Vergine Immacolata, i Confratelli dei Turchini – chiamati così perché la loro veste era un saio con cappuccio bianchi cinto da un cingolo e una mozzetta di colore turchese – ebbero particolare attenzione, fin dai loro inizi, alla Passione e morte di Gesù. Nel tempo le manifestazioni di penitenziale con la fustigazione degli stessi per le vie di Terra Murata divenne la Processione del Venerdì Santo, durante la quale, dal 1728, ad essere portato in processione è il Cristo morto nella stupenda trasposizione in scultura lignea (in foto).

La Processione del Venerdì Santo, oggi a Procida, rappresenta la massima espressione di religiosità popolare esistente, che viene seguita in modo massiccio dalla popolazione dell’Isola. Essa, nello spirito della Congregazione, non vuole essere una sterile manifestazione con aspetti anche di natura folkloristica, ma un momento che induca ad una preparazione spirituale che inizia già con la Quaresima, a cui i Confratelli e i fedeli tutti partecipano con animo ben disposto ad accogliere il messaggio universale di Cristo che muore per dare la vita a noi.

da PROCIDA TRA STORIA FEDE E TRADIZIONE
un fascicoletto che ho preso all’uscita della mostra IL BELLO E IL SACRO
presso la chiesa di San Tommaso d’Aquino

Nel leggere la storia di questa Congregazione mi appare chiaro che non pochi sono stati i colpi che ha dovuto subire, ahimè, dal clero locale, e non solo, che di secolo in secolo si susseguiva nel tentativo di limitarne le attività:
la stessa Processione del Venerdì Santo fu considerata un elemento di “disturbo” nel giorno più santo dell’anno piuttosto che riconosciuta quale momento di evangelizzazione per una pastorale giovanile volta all’accoglienza e alla conoscenza della gloria di Dio.
Ma fu soltanto dopo il Concilio Vaticano II – coincidenza? per un cristiano le coincidenze non esistono – che, a seguito di una Santa Visita fatta sul territorio da S.E. Cardinale Corrado Ursi nel 1968, fu abolita la celebrazione della Santa Messa Festiva nelle chiese non parrocchiali spezzando, in questo modo, la vita culturale della Congregazione tanto da farla cadere nel buio: per protesta il Priore si dimise e la chiesa rimase chiusa per molto tempo.
Ai Turchini, che avevano chiesto udienza al Cardinale che sembrò rivedere la sua scelta, fu concessa la possibilità di celebrare la Santa Messa prefestiva del sabato…

Ogni sabato, con notevole soddisfazione di tutti i Confratelli,tornarono ad essere uniti attorno alla Celebrazione dell’Eucarestia.
Tutto ciò purtroppo non durò molto, fino a quando con un provvedimento ancora più discutibile del precedente,fu abolita la Celebrazione della Santa Messa anche nei giorni prefestivi.
Il culto nella Congregazione fu ridotto ai minimi termini.
In realtà, nonostante i tanti e duri colpi subiti,la Congregazione non poteva morire e non è morta.
Oggi le attività sono molteplici e vanno da quelle statuarie a quelle culturali per quanto è rimasto fino ad una intensa attività culturale e di accoglienza, perché oggi, e ne siamo pienamente convinti, questo tipo di attività possono essere strumento di evangelizzazione.
Al termine di questa modesta nota storica sulla Venerabile Congregazione dell’Immacolata dei Turchini in Procida, si avverte il bisogno di ricordare e ringraziare quanti hanno dato il loro prezioso contributo affinché questa gloriosa Istituzione religiosa proseguisse nel proprio cammino di fede alla riscoperta di cristo Re nella storia.

da PROCIDA TRA STORIA FEDE E TRADIZIONE
un fascicoletto che ho preso all’uscita della mostra IL BELLO E IL SACRO presso la chiesa di San Tommaso d’Aquino.

Ecco i segni della fede che dobbiamo saper cogliere e interpretare!
Sono felice, in quanto devota di San Michele Arcangelo nonché innamorata dell’Isola, di contribuire a portare alla conoscenza di un maggior numero di persone, dell’esistenza da quasi 800 anni, di questa Congregazione che resiste ai colpi e alle flagellazione proprio come il Cristo prima della morte in croce.
Miei cari fratelli, permettetemi di considerarvi tali anche se non ci conosciamo personalmente, ho lasciato un pensiero in data 28 Luglio sul quaderno delle presenze, prima di lasciare la mostra… Adesso che di voi ne conosco la storia posso dire che avevo colto, già solo guardando la mostra e da come avete curato i dettagli, quel senso di devozione e fede cristiana autentica che non sapevo, ma adesso so, essere l’anima di una Congregazione che, protetta dall’Arcangelo Michele, continuerà la sua opera. Mi pregio di essere stata guidata a voi pedalata dopo pedalata in quella mia bellissima e per me indimenticabile giornata procidana.

Daniela Schiarini

In foto Daniela Schiarini
Procida, Luglio 2020
dopo una bellissima giornata in bicicletta.

La libellula

In foto Daniela Schiarini
luglio 2020

La libellula ci insegna il cambiamento e le illusioni, per via del suo corpo cangiante; che la realtà in verità non è reale e per questo dobbiamo apprezzare il dono del “sacro sogno” come lo chiamavano gli aborigeni australiani …

… Dobbiamo superare le illusioni sulle quali fondiamo la nostra vita per poter percepire la verità nelle cose di tutti i giorni: Le verità invisibili.

Sirtaki, Grecia
Fado, Portogallo
La canzone d’amore, Italia
…e una travolgente Dalida.

Caro diario…

Perché? Cosa succede: mi sento lanciata da un Ti Amo detto dolce ad un “vai via!” e “vado via ci vediamo domani “.

Amare è la cosa più difficile di questo mondo, non è facile , no…

Tu dici che mi ami e poi ti dimentichi di me: tanta rabbia provo quando quest’anno dovrebbe essere il più bello della mia vita, vissuto insieme a te.

dagli scritti di Daniela, 1999
Amore e Serenità, le armi degli angeli…
In foto Daniela Schiarini, passeggiando in bicicletta per Procida …
luglio 2020
Omaggio all’isola di Trinachia, nella quale ho vissuto dal 1999 al 2005 – alle bellissime e lunghe estati – ai panorami mozzafiato – alle vere amicizie – ai giri in moto per campi sconfinati di grano – alle notti di San Lorenzo organizzate con gli amici per guardare le stelle cadenti tra risate e allegria…

In questo silenzio, dove tutto e pace, è impossibile non parlare con se stessi per cercare di farsi compagnia. Quando il cielo si tinge d’azzurro, dopo lunghe giornate di grigio, qualcosa cambia nel tuo sentire e ti ritrovi a scrivere forse di quello che hai dentro o, forse, di ciò che non comprendi, ma che t’ appartiene.

dagli scritti di Daniela Schiarini.
Marsala, gennaio 2000