Salu e le vite lontane

C’era una volta, in un bosco incantato con sentieri incantati e alberi parlanti, una giovane donna di nome Salu.
Tanti avevano sentito parlare di lei, ma pochi l’avevano davvero incontrata perché le sue fattezze avevano il dono di mutare in giovinezza per gli occhi che si incantavano a guardarla e da molto tempo ormai lei non incontrava più nessuno perché nessuno più si innamorasse di lei…

Si racconta che solo un uomo l’avesse davvero vista in quel tempo di leggenda, una notte, guardare le lanterne di luce scorrere sul fiume della vita ed egli afferma che la bella Salu avesse un corpo luccicante come squame di pesce che brillavano alla luce riflessa della Luna.
Quest’uomo si chiamava Deditus, era un uomo cattivo, impoverito dai vizi e deformato nel fisico; egli non era andato come tutti nel bosco incantato con la speranza di incontrare quella donna, ormai per molti frutto di una leggenda, ma per rapire Salu e così vedere cosa sarebbe successo alle lanterne sul fiume della vita se la bella donna dorata non vi fosse più stata ad osservarle per garantirne lo scorrere sereno degli eventi.

Protetta dalle lucciole, Salu rivolgeva il suo sguardo al fiume, ma si accorse che alcune lucciole si erano spostate da lei volando verso il buio e facendo così luce su una figura di uomo informe al primo sguardo; quest’uomo la osservava immobile e quando Salu lo guardò direttamente in volto, cadde tramortito, fu raccolto da un numero indefinibile di lucciole e, sospeso a mezz’aria, avvicinato alla donna che, sorpresa, riconobbe nel volto dell’uomo quello di……

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dipinto di Victor Nizovtsev

Dall’altra parte

Sono cresciuta col desiderio di sapere cosa c’era dall’altra parte.
Ma per sapere cos’era l’altra parte dovevo scoprire prima io dov’ero.
Accadde dunque che mi resi conto che la mia non era una vita fatata, ma che questa respirava dei miei desideri; ero stata rubata alla valle incantata e con me tanti altri non fasulli ma veri…

M’appoggia su rialzi inventati, stando attenta a non fare rumore
era giusto poggiarmi e vedere, non temevo il cattivo padrone
I piccini a dirmi: Daniela! Non farlo o potresti cadere!
Io rispondevo col gesto a tacere, ero quasi lì per sapere…

Da quel varco una luce mi avvolse, come fosse un raggio di sole:
C’è un mondo bambini, ascoltate e venite anche voi a vedere!
Ma paurosi sciolser le file per al buio andarsi a sedere.
Ero l’unica che aveva azzardato e a vita questo mi avrebbe cambiato.

Il padrone sapeva che in me c’era il raggio di sole che in altri non c’è
e così mi voleva portare nel suo mondo buio a comandare:
Tu regina di tutte le stelle, ma per me non eran che bestie
Quel volto non l’avevo scordato, era il Cristo che m’aveva incantato.

La mia vita era stata rubata ma Jesus me l’aveva ridata
e scalando mattoni di nebbia, riaffiorarono i sopiti ricordi
Traditrice delle mie lusinghe! – mi accusò con voce severa
Ma il mio sguardo aveva la fiamma e bruciai fino all’ultima fiera.

Giunse il premio e anche il fardello, ma nella Luce è tutto più bello…
Così sorrisi al mio mondo nuovo e con me portai quella che sono
Fui disprezzata da chi avevo amato e che con astuzia mi aveva ingannato.
Benvenuta Daniela ora è tempo di dire Basta al freddo e al vento.

C’era una volta ….e ora non c’è più
C’era una volta… ora o mai più.

Daniela Schiarini

dipinto di Victor Nizovtsev


Come gatta davanti al camino

“Ti adoro quando graffi così” commenta Mario in uno dei miei post Facebook e non è l’unico a cui la mia parola scritta piace anche quando dall’essere poetica diventa cecchina, chirurgica, acuta, mai feroce eppure da fare male a chi può ingannare molti ma non tutti…

E poi ironia e sarcasmo, come pennellate su una società che guardo con occhi drammaticamente fanciulli, per scoprire che più gente di quanta pensiamo non rischia la deriva, ma vi naviga già…
Corona perde un dente in diretta tv: come ogni zombie che si rispetti perde pezzi…
“Sei fantastica con il tuo sarcasmo sempre dritto al cuore!” commenta allora Guido, divertito, coccolato, contento di navigare insieme a me questo oceano virtuale da più di un anno ormai e sentire che una fiammella di speranza nell’anima affranta si rincuora, si acquieta, si lega all’eleganza.

La gatta resta davanti al camino, si scalda, sonnecchia, poi ti guarda, ti fa un miagolio, si stiracchia…pensa, ascolta e poi scrive una poesia…


“Pureza”


Cammina per strade sporche,
luoghi ostili,
attraversa l’impensabile…
Visita case che non possono essere chiamate
tali
e ascolta la sofferenza di chi le abita.

Schiaccerai ogni serpente,
ogni serpente che abita nei cuori di costoro
si rivolterà al tuo passaggio
ma la loro lingua biforcuta
non ti colpirà
e ogni parola detta per farti male
tornerà contro di loro
come lama senza perdono.


da Camera singola con letto alla francese.



Daniela… una Lady D

Do il benvenuto ai visitatori del Blog e ritengo sia doveroso farlo dedicando qualche battuta di tastiera per raccontare, nel possibile, chi è Daniela, quale anima si cela dietro l’artista, la poetessa, la scrittrice, la volontaria per altruismo…
Daniela è una donna che possiede un mondo interiore nutrito dall’Amore e profondo per Amore; è una donna che ha raggiunto la piena espressione del suo essere artista remando controcorrente, avendo il coraggio di sfuggire a un destino ingrato che le impediva di esprimere se stessa, ma che le voleva spegnere quella fiamma che solo l’artista puro ha dalla nascita e che solo l’artista puro riesce a esprimere in tutto ciò che fa.
Premiata nel 2012 per il suo impegno nel promuovere la Poesia nel web attraverso il mezzo social e per questo definita “l’angelo del web“, in soli 4 anni pubblica e promuove i suoi primi 3 libri, un viaggio dell’anima doloroso ma necessario, che ha segnato l’inizio di un cammino durante il quale non si è mai voltata indietro verso quella vita matrimoniale da cui fuggiva e che le aveva fatto male rendendola quasi una larva con un filo di respiro sul mondo: Daniela, un’anima gentile perseguitata interiormente come nei migliori copioni dei film dell’orrore per il solo fatto di voler dare respiro alla sua anima attraverso la scrittura per andare “oltre le prigioni dell’anima” e per accompagnare con sé chi come lei …
Le sofferenze non sono mancate e con esse le delusioni, ma nel contempo numerosi segni, come molliche di pane nel bosco per Hansel e Gretel, le hanno consentito di scorgere in alcuni eventi l’indicazione di cui aveva bisogno ogni volta per continuare a puntare sempre lo stesso obiettivo e cioè “la libertà dell’anima”, un concetto che sembra assurdo per quanto astratto ma che invece diventa il motivo del suo continuo peregrinare per vedere, visitare, curare con la poesia e aiutare quelli come lei che cercano la Luce e nella Luce vogliono restare.
Come tanti artisti incompresi, i primi a non comprendere la sua arte sono stati gli affetti, quelli nei quali è prevalsa l’invidia e non la virtù e i soli a sostenerla i suoi figli; opportuna mi sembra per descriverne la gravità di quanto questo abbia condizionato la sua vita, la citazione della scrittrice sarda Grazia Deledda che in queste parole così sintetizza ” Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove se resiste cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri”. Chiunque non ringrazia Dio per una tale benedizione e chiunque non ravveda nell’artista ispirato un dono per la propria vita perché capace di sentire le energie del mondo e tradurle col suo talento facendo della sua arte un mezzo per irradiare la vita altrui allora si domandi quale vuoto vive, se così incapace di emozionarsi, intenerirsi, compiacersi.

Questo Blog è stato realizzato per Daniela da un prigioniero dell’anima, una persona che nella poesia dell’artista trova da diversi anni la linfa per sopravvivere allo stridore di denti che una vita virtuale può generare. Avendo questi lasciata incompiuta l’opera senza alcun motivo apparente, l’artista considera doveroso dire che ogni dettaglio “incompiuto” rilevato dal visitatore è espressione di lui e non di lei che ha deciso di non correggere a motivo di quanto la prigionia dell’anima renda queste anime così “impaurite” di fronte la Bellezza anche quando stanno solo compartecipando a realizzarla.

Con affetto reale,
il vostro “angelo del web”
Daniela Schiarini